La pizza romana e la pizza napoletana sono due delle varianti più famose di pizza in Italia, ciascuna con proprie caratteristiche uniche che le rendono entrambe gustose, ma con le dovute differenze che andiamo più avanti a spiegare:
- Impasto e consistenza:
- Pizza Romana: L’impasto è più sottile e croccante. La pizza romana ha spesso un bordo meno pronunciato e una consistenza croccante grazie alla cottura a temperature elevate per un tempo più breve.
- Pizza Napoletana: L’impasto è più morbido e soffice. La pizza napoletana ha un cornicione (bordo) più alto e gonfio, risultato di una lievitazione più lunga e una cottura rapida in forno a legna a temperature molto elevate.
- Ingredienti:
- Pizza Romana: Spesso ha meno attenzione alla semplicità degli ingredienti, permettendo una maggiore varietà di condimenti e combinazioni.
- Pizza Napoletana: Tradizionalmente utilizza pochi ingredienti ma di alta qualità, come pomodori San Marzano, mozzarella di bufala campana o fior di latte, basilico fresco e olio d’oliva extravergine.
- Cottura:
- Pizza Romana: Viene cotta generalmente in forni elettrici o a gas e la cottura può richiedere un po’ più di tempo rispetto alla napoletana.
- Pizza Napoletana: Viene cotta in forni a legna a circa 485°C (905°F) per 60-90 secondi, il che conferisce il caratteristico sapore affumicato e il bordo leggermente bruciato.
- Aspetto:
- Pizza Romana: Ha un aspetto più piatto e uniforme con meno bolle d’aria nel cornicione.
- Pizza Napoletana: È più piccola, con un diametro solitamente inferiore a quello della romana, e presenta un cornicione più alveolato e irregolare.
Queste differenze riflettono le tradizioni culinarie delle rispettive regioni di origine e offrono esperienze di gusto diverse pur mantenendo l’essenza della pizza italiana.